Nel suo territorio si trovano molteplici ambienti caratteristici. Si va infatti dalla spiaggia di Lido di Camaiore alle vette delle Alpi Apuane come il monte Prana, il monte Matanna, il monte Gabberi, passando attraverso colline più o meno elevate. Importante è anche la piana del capezzanese nota per la coltivazione dei fiori o il vivaismo in genere, oltre al lungomare lidese e alle frazioni collinari con piccole coltivazioni di vite e olivo. Dal punto di vista idrografico, Camaiore è ricchissimo di acqua presente soprattutto in grandi falde sotterranee dalle quali viene continuamente estratta sia per uso privato, florovivaistico sia da alcuni comuni contigui per il rifornimento degli acquedotti locali.
Lungo tutto il territorio corrono modesti corsi d’acqua, alimentati dallo scolo delle acque montane; tra i più grandi il fiume Lombricese che corre ai piedi del Monte Gabberi, tocca il vicino paese Lombrici e si unisce con un altro corso, il Lucese, che scendendo invece dall’omonimo passo giunge a valle attraversando Nocchi, Marignana e la parte inferiore di Pieve di Camaiore fino ad arrivare a Camaiore. Da qui in poi si unirà con il Lombricese per formare il fiume Camaiore che alla sua foce viene anche chiamato Fosso dell’Abate.
Lungo tutto il territorio sono presenti anche piccoli bacini o laghi di dimensione modesta alimentati dalle varie sorgenti. Tutta la costa di Lido di Camaiore è bagnata dal mar Ligure, che dalla costa della Liguria si estende fino al promontorio di Piombino, e non dal mar Tirreno come erroneamente creduto, la cui denominazione ha sostituito nel linguaggio comune quella storica di Mare Toscano.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
•Badia di Camaiore: i primi due documenti che citano la badia di Camaiore risalgono al tempo della dominazione longobarda. Agli inizi del XII secolo la badia raggiunge il suo massimo splendore. L’abate aveva funzione di dirigente vescovile e civile sotto la protezione della Santa Sede. Sia per l’elargizione della contessa Matilde di Canossa, sia per le iniziative dei monaci stessi, la chiesa primitiva, che era costruita a una sola navata con il pavimento a un piano e un altare in pietra, subì nel XII secolo una profonda trasformazione assumendo l’attuale aspetto architettonico. Vennero aggiunte le due navate laterali, il frontone, l’abside e la travatura a cavalletti del tetto.
•Pieve di Santo Stefano: la pieve è documentata dal IX secolo e sorge in zona collinare sotto il monte Prana lungo la via Francigena. La sua architettura viene definita romanica-lucchese e la sua giurisdizione comprendeva la vallata di Camaiore fino ai confini di Pieve a Elici e Valdicastello. La facciata, restaurata nel Seicento, ha un grande effetto prospettico con una scalinata incastonata nel piazzale. All’interno troviamo un sarcofago marmoreo di origine romana (sec. II), tomba di Lucio Imbricio, cittadino romano, proveniente dal paese di Lombrici.
•Collegiata di Santa Maria Assunta
•Chiesa dell’Immacolata Concezione e di San Lazzaro
•Chiesa di San Michele
Architetture civili
•Teatro dell’Olivo
•Villa Borbone delle Pianore
•Marginette di Camaiore: nel territorio di Camaiore ci sono diverse immagini sacre popolarmente chiamate “Marginette” (piccole strutture con tetto a capanna o a forma di edicola). Sono sparse lungo i sentieri nei paesi, nei borghi e nel centro storico del capoluogo.
•Monumenti ai caduti. Innanzi la Badia di San Pietro è collocata la lapide che ricorda i caduti della grande guerra (1915-1918). La lapide riporta le fotografie dei caduti e la seguente inscrizione “Pax viva eterna all’ombra del suo santuario la memoria dei confratelli della SS. Pietà caduti valorosamente nella grande guerra Cap. Lari Pietro, Sol. Altamura Bernardo, Antonelli Angelo, Angeli Eugenio, Dalle Luche Adolfo, Dalle Luche Angelo, Fibbiani Vincenzo, Romboni Diomede, Dalle Luche Vincenzo, Moriconi Alfredo, Salvietti Ferdinando”. Un’altra lapide posta dal Comune di Camaiore ricorda altri trenta caduti e riporta la seguente inscrizione “Nei giorni oscuri della violenza caddero vittime innocenti della cecità della rappresaglia e della guerra i cittadini vollero che questo cippo fosse posto a memoria affinché coloro che verranno ricordino.”
Cultura
Musei
•Museo archeologico comunale (denominato Civico Museo Archeologico dalla sua riapertura avvenuta nel maggio del 2016, dopo i lavori di ammodernamento)
•Museo d’arte sacra
Cucina
•Scarpaccia: è una torta salata tradizionalmente preparata con zucchine, farina, sale, pepe e cipolla. Viene servita calda o fredda come antipasto o piatto di merenda. È un piatto tipicamente estivo. Nella zona di Capezzano Pianore si usa aggiungere parmigiano grattugiato, olio extravergine d’oliva e uova. La Scarpaccia camaiorese è differente da quella viareggina che invece è dolce.
•Torta di Pepe o “Co’pizzi”: è una torta salata a base di riso, bietola, pane casalingo, uova, pepe, prezzemolo e formaggio pecorino. Cotto l’impasto, si stende su una sfoglia fatta con farina, acqua, sale, olio e burro.
•Pasta tordellata: è un piatto salato fatto con un ragù di carne, al quale si aggiungono bietola lessa e salsiccia (cruda). Si amalgama bene con ricotta, parmigiano e pecorino. Cotta la pasta spianata a mano (maccheroni) si condisce a strati con il sugo precedentemente fatto.
•Tordelli: è un piatto salato con pasta (simile al raviolo) ripiena di carne di manzo e maiale macinata, bietola lessa, parmigiano, uova e mollica di pane.
•Pasimata: è un pane “speciale” con l’aggiunta di semi di anice che viene preparato durante la Settimana Santa. Ha una forma tozza con incisioni profonde, in modo da potersi spezzare in parti uguali con le mani, ricordando così il rito dell’ultima cena. La mattina di Pasqua viene mangiata durante la prima colazione con uova sode benedette.
•Torta di Cioccolato: dopo aver cotto il riso nel latte ben zuccherato, vi si versa cioccolato fondente, uova e burro. Amalgamato il tutto si stende su una sfoglia. Si tagliano delle striscioline di sfoglia e si pongono trasversalmente sulla torta a formare un reticolo.
•Befanini: i befanini sono biscotti che vengono confezionati qualche giorno prima della festa dell’Epifania. La pasta dei biscotti viene tagliata a forma di stelle, uccelli, pesci, befane. Queste figure si ottengono con stampi di latta.
•Necci: cialde di farina di castagne (dolce) cotti su testi (piastre rotonde di ferro, o ferri da cialda).
•Mortadella di maiale: chiamata anche “sbriciolona”, è un salume tipico della zona di Camaiore. L’accurata lavorazione delle carni lo ha reso assai noto e apprezzato non solo localmente. Dal gusto dolce e delicato e dal profumo fragrante ha la tipica forma del salame, colore scuro e consistenza morbida. Vengono utilizzate carni scelte di lombo spalla, coppa e pancetta di maiale, a cui si aggiungono aromi e spezie, sale, pepe, semi di finocchio, cannella e chiodi di garofano. La carne viene macinata insieme con pezzi di grasso duro, impastata a mano e insaccata in budello naturale con una legatura stretta. Il prodotto viene lasciato maturare per circa una settimana in un ambiente aerato e poi posto a stagionare in luogo adatto per un periodo variabile in funzione del peso della mortadella. L’attuale produzione è destinata a un consumo locale e regionale. Viene prodotta in alcuni salumifici presenti a Camaiore e a Massarosa.
•Biroldo: è un insaccato di carne di maiale realizzato con le parti considerate meno nobili: testa, polmoni, cuore, lingua e talvolta frattaglie, il tutto amalgamato con sangue di maiale
Eventi
•Follie di Ferragosto: festa che anima il centro cittadino nel cuore dell’estate. Durante Ferragosto al caffè centrale sui tavoli di marmo la gente poteva assaporare il famoso “pezzo duro”, una cassata alla siciliana. Nelle strade del centro si svolge il mercatino dell’antiquariato che si protrae per una settimana fino al giorno di Ferragosto. La notte della vigilia dell’Assunta le vie del centro si animano. Il giorno di Santa Maria la gente si concentra in piazza per prendere parte alla famosa tombola. La prima notizia storica di questa tombola risale all’anno 1857 quando il ricavato della manifestazione venne devoluto in favore delle suore Stimmatine. Il palco della tombola si erge davanti al palazzo che si trova a fianco del comune.
•Befanata di Capezzano Pianore: ogni anno, il 5 gennaio dalle ore 15 fino a notte fonda, nella frazione di Capezzano Pianore, numerosi gruppi di cantanti e suonatori, accompagnati dalla Befana e dal Befano, sfilano per le strade del centro della frazione e nelle case del Comune, portando risate, festa e balli in tutto il territorio. Numerosi sono i gruppi folcloristici (che giungono anche fuori dal Comune di Camaiore) che sono i veri e propri fautori di questa tradizione. La festa incomincia alle ore 15:00 in piazza degli Alpini a Capezzano Pianore con la “Rassegna delle Befane” (che nel 2010 ha raggiunto la sua 28ª edizione), organizzata dalla Misericordia di Capezzano. Qui sfilano tutti i gruppi, tra musica e animazione, sopra il palco allestito per l’occasione. La festa prosegue dalle ore 20:00 alle 24:00 in via Italica, sempre a Capezzano, con “Aspettando la Befana”, manifestazione organizzata dal 2001 dai commercianti della zona. In questa manifestazione i commercianti offrono ai presenti prodotti tipici, panzerotti fritti, pizza, vino, tè, cioccolata calda, ecc., aspettando che i gruppi delle befane vengano a esibirsi come da tradizione. Durante la serata, aspettando la befana, sono presenti musica con dj, gruppi musicali e animazione per grandi e piccoli.
Sport
Camaiore è un importante centro per l’arrampicata sportiva e nei suoi dintorni si contano numerosi settori d’arrampicata con più di 800 itinerari che presentano svariati stili di scalata. Grazie al suo clima e alle varie esposizioni delle sue pareti è possibile arrampicare a Camaiore durante tutto l’arco dell’anno.
A Camaiore, prima in estate poi tra fine febbraio e inizio marzo, si svolgeva il Gran Premio Città di Camaiore, corsa ciclistica riservata ai professionisti. La prima edizione risale al 1949. L’ultima edizione del Gran Premio Città di Camaiore si è tenuta il 6 marzo 2014: a vincerlo Diego Ulissi. Dal 2015 Camaiore ospita la partenza della Tirreno – Adriatico. L’accordo siglato tra l’Amministrazione Comunale e Rcs Sport prevede il via da Camaiore fino al 2020.
La frazione Lido di Camaiore, nota meta turistica, è stata più volte arrivo di tappa del Giro d’Italia:
1997 (28 maggio): 11ª tappa, vinta da Gabriele Missaglia.
2002 (19 maggio): 7ª tappa, vinta dal belga Rik Verbrugghe.
2007 (21 maggio): 9ª tappa, vinta da Danilo Napolitano.
La maggiore squadra di calcio della città è l’A.S.D. Camaiore che ha giocato nel campionato di Serie D, è attualmente milita nel girone A dell’Eccellenza Toscana.
La Pallavolo Camaiore (pallavolo maschile) milita nel campionato nazionale di Serie B2. Altro sport praticato dalla popolazione camaiorese è il “tiro alla fune”, gioco tipo tradizionale riconosciuto dalla FIGeST con tanto di campionato italiano, dove la città di Camaiore vede il primato nella categoria femminile, prima vinto nel 2018 dall’associazione “cerberi” e successivamente vinto dalle detentrici dello scudetto “Black bull girls”.